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LA TECNOLOGIA NEI CANTIERI PER PROTEGGERE GLI OPERAI
Il piano della Provincia per introdurre una serie di norme e di strumenti informatici di controllo che potrebbero scongiurare le piaghe degli infortuni e delle morti bianche sul posto di lavoro
MILANO - Badge di riconoscimento, telecamere, tornelli di ingresso, ma anche microchip nel casco e nelle scarpe antinfortunistica, per vedere se il lavoratore le ha addosso nei luoghi più a rischio. La Provincia dice "stop" a lavoro nero e morti bianche nei cantieri e lo fa scegliendo un alleato straordinario: la tecnologia..
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É infatti di ieri la firma di un accordo con i vertici di Assimpedil Ance e i sindacati Cgil, Cisl, Uil, e quelli di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil per introdurre nei cantieri una serie di norme e di strumenti informatici di controllo che potrebbero scongiurare le due piaghe, soprattutto in vista della grande esplosione edilizia che la città vivrà con l’Expo.
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Un fenomeno che sta annusando anche Piazza Affari, dove ieri il titolo Italcementi è salito quasi del 10%. Il piano sottoscritto da tutti i registi del lavoro nei cantieri milanesi prevede che le opere si programmino prima, per permettere alle parti sociali di definire impegni e modelli sul tema della sicurezza e della salute. Il punto chiave riguarda l'assegnazione degli appalti: per quelli superiori a 1,5 milioni di euro il criterio del massimo ribasso (spesso alla base di molti drammi) non sarà più l’unico. Nella valutazione delle offerte, il 30% del punteggio assegnato all’impresa sarà riservato alla valorizzazione delle proposte migliorative su sicurezza, affidabilità industriale e finanziaria dell'impresa. In particolare saranno presi in considerazione la prevenzione del rischio nei cantieri, la gestione ambientale e il possesso di un organico minimo.
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L'accordo prevede anche l'introduzione di tecnologie per la salute e la sicurezza come tessere elettroniche di riconoscimento degli operai e di impianti di videosorveglianza nel perimetro dei cantieri. A questo proposito la Uil si è espressa a favore delle telecamere all'interno dei cantieri: "Non riterremmo comprensibili obiezioni fondate sulla privacy che non avrebbero fondamento se l'utilizzo delle immagini fosse consentito solo alla magistratura". In ogni cantiere il cui appalto superi 1,5 milioni di euro ci sarà anche un comitato per la sicurezza con rappresentanti dell'impresa, dei lavoratori e delle associazioni di categoria. La Provincia si impegna infine a far estendere gli accordi anche alle società in subappalto.
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Tutte le parti, compreso il Prefetto, si augurano ora che il modello venga adottato dal settore privato e da altri enti pubblici appaltanti, magari in vista dell'Expo 2015. L'accordo verrà già messo in pratica tra una quindicina di giorni con l'apertura del cantiere di via Soderini, per la realizzazione del Palazzo dell'Innovazione (45-50 milioni di euro) e subito dopo a Monza per la sede della nuova provincia della Brianza (35 milioni di euro). Nel pomeriggio il Prefetto, Gian Valerio Lombardi, che ieri ha partecipato al vertice e alla fierma dell’accordo a palazo Isimbardi, ha diramato ieri una circolare a tutti i comuni per sensibilizzare gli uffici tecnici al problema della vigilanza nei cantieri per la sicurezza dei lavoratori e contro il lavoro irregolare.
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"Sono convinto - ha detto - che tutte le azioni che stiamo facendo, tra cui i controlli sulle piccole imprese che a volte ricevono subappalti potranno portare a buoni risultati". L’assessore comunale al Lavoro Andrea Mascaretti, nel promuovere l’intesa, ricorda che "gran parte della manodopera nei cantieri proviene dal Nordafrica o dai Paesi dell’est. Un’adeguata conoscenza dell’italiano è indispensabile per garantire gli standard di sicurezza. Per questo Il Comune lancerà una campagna informativa". Al vertice, oltre al presidente della Provincia Filippo Penati e al Prefetto, hanno partecipato l'assessore provinciale al Lavoro Bruno Casati, il presidente di Assimpredil Claudio De Albertis, i sindacalisti Onorio Rosati (Cgil), Fulvio Giacomassi (Cisl), Walter Galbusera (Uil), e i membri di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil.
.03\09\2008
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FONTE:http://ilgiorno.ilsole24ore.com/milano/2008/09/03/115601-tecnologia_cantieri.shtml