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Parla Ciampi in occasione dell'8 marzo.
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"Le donne ricordino di essere la maggioranza degli elettori. Quindi sta a loro farsi valere alle elezioni". Sono le parole di Carlo Azeglio Ciampi alla consegna della croce di cavaliere ad alcune italiane distintesi nel lavoro e nella società. Secondo il Capo di Stato le italiane restano "un potenziale enorme per lo sviluppo della nazione", ma in questo quadro c'è un punto nero: "E' ancora basso il numero delle donne presenti nelle assemblee elettive". Per Ciampi, inoltre, "il disegno di legge recante disposizione sui membri del Parlamento Europeo eletti in Italia, in attuazione di una decisione del Consiglio della Ue, rappresenta un passo in questa direzione. Anche sul ruolo della donna -ricorda il presidente della Repubblica- si giocano le sfide del futuro della nostra patria, dell'Unione europea e del mondo". Ciampi sottolinea che L'8 marzo, "e' un giorno simbolo di festa ma anche di ricordo per tutte le donne che hanno contribuito al progresso della loro condizione umana e a quello della nostra nazione".
.E ripercorre brevemente quella che definisce "la straordinaria avventura alla conquista della voce, dei diritti, della parita"', partendo da "i precedenti piu' isolati ma illustri del lontano passato" e soprattutto "dalle radici delle nostre istituzioni di oggi, dal Risorgimento". Infatti, "l'Ottocento italiano e' stato illuminato da donne illustri, da italiane gloriose, con matrici ideali diverse ma con un obiettivo comune: contribuire attivamente a migliorare le condizioni sociali e a costruire una patria unita". Il presidente ha poi insignito l'etoile della Scala Carla Fracci e la fondatrice del movimento dei Focolarini Chiara Lubich del titolo di Cavalieri di Gran Croce, nel corso della cerimonia organizzata al Palazzo del Quirinale, nel grande salone dei corazzieri. Hanno ricevuto le onorificienze di Grandi Ufficiali, invece, Elena Aga Rossi, Eva Cantarella, Silvia Costa, Giosetta Fioroni, Ileana Ghione, Fiorella Kostoris, Grazia Livi, Marisa Pinto Olori Del Poggio, Marisa Volpi.
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Marzo 2004
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