Murano, diciottenne chiama la fidanzata:
«Basta, mi uccido». Poi s’impicca
«Basta, mi uccido». Poi s’impicca
Il ragazzo stava chiudendo una relazione a distanza con la giovane
che abitava in Lombardia e che ha lanciato l’allarme. Il cadavere è
stato trovato in mattinata
MURANO (VENEZIA) Le ultime
parole, lunedì sera, alla fidanzata. «Mi suicido». E poi lo ha fatto
davvero. Ha spento il telefono e ha raggiunto una zona in cui sapeva che
sarebbe stato difficile trovarlo. Si è impiccato a un albero e si è
tolto la vita. I carabinieri lo hanno cercato per tutta la notte ma lo
hanno trovato solo il mattino seguente, quando ormai non c’era più
niente da fare. Il protagonista di un dramma che si è consumato a Murano
ha solamente 18 anni. Il giovane, secondo la ricostruzione dei
carabinieri della compagnia di Venezia, stava vivendo un momento
particolarmente difficile.
In particolare viveva una relazione a distanza
con la fidanzata, che abita in Lombardia, l’ultima ad averlo sentito
lunedì sera con una videochiamata. Il loro rapporto stava andando verso
la chiusura per questioni legate anche alla gelosia e il ragazzo,
durante la chiamata, ha manifestato l’intenzione di uccidersi. La
giovane dal primo momento si è preoccupata e ha lanciato l’allarme,
facendo scattare immediatamente le ricerche che, però, non hanno avuto
esito fino a martedì mattina, quando il corpo del 18enne è stato trovato
a Sacca San Mattia.
01 novembre 2016
Fonte: http://corrieredelveneto.corriere.it
Commento
Una notizia che mi sconcerta e addolora. Un giovane uomo affetto da fragilità guarda all'esperienza di coppia come ad una istituzione profondamente totalizzante. Il giovane suicida, non desiderava realmente morire: voleva solo porre fine ad un dolore insopportabile. Ma quando si è disperati, non si vedono le cose con lucida freddezza.
Colpa dei genitori. Avrebbero dovuto capire al meglio la sofferenza interiore del loro ragazzo. La fragilità emotiva va combattuta con "sport di contatto" o "duri allenamenti in palestra". Più il ragazzo si dimostrerà - fragile ed insicuro - e più andrà forzato in questa direzione. Un'enorme autostima conferisce la consapevolezza di avere le doti per
raggiungere ogni traguardo, donando anche la capacità di rialzarsi a testa
alta da qualsiasi situazione.
Mi dispiace per questo giovane uomo. Suicidarsi per una femmina, poi, l'ho trovato veramente assurdo. Il mio consiglio è di sviluppare consapevolezza delle proprie capacità ma soprattutto una forte forma di emancipazione emotiva.