Il potere finanziario è abbastanza arrogante e prepotente da mettere la sordina a notizie scomode. Sono qui per avvisare su potenziali effetti negativi che potrebbero ripercuotersi a carico della collettività italiana. Allo stato attuale, la BCE di Mario Draghi sta comprando titoli italiani ma c'è una data da tenere d'occhio sul calendario economico: il 14 giugno. La BCE potrebbe annunciare la definitiva uscita dal Q.E., meccanismo con il quale vengono acquistati titoli per 30 miliardi di euro al mese. Fino ad ora la BCE ha comprato titoli italiani per 370 miliardi e quindi la decisione potrebbe avere pesanti ricadute, in particolare sui BTP. La fine degli acquisti potrebbe togliere una sorta di calmiere e, a quel punto, l'Italia sarà costretta ad affrontare da sola gli investitori internazionali sul piano di battaglia delle aste su cui vengono collocate i nostri titoli.
Per farla breve, se una decisione presa dal nuovo governo non dovesse compiacere gli investitori privati lo spread rischierebbe di tornare a salire con conseguenze disastrose sui risparmi degli italiani. Un meccanismo di controllo indiretto sulla sovranità nazionale. Le nostre sorti dipenderanno da eventuali giudizi dei mercati finanziari.
Lo volete un consiglio ?
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Prelevate finchè siete in tempo i vostri sudati risparmi dalle banche o investiteli in oro e argento, mediante investimento fisico. Il sistema bancario non è sicuro. Al primo provvedimento varato dal nuovo governo, atto a perseguire gli interessi nazionali ma non congeniale ai mercati, ci scateneranno contro una crisi finanziaria di vaste proporzioni. In questo modo saremo costretti a rivivere la drammatica estate 2011 – tra spread e rischio di declassamento dell'Italia – culminato, poi, con le dimissioni del governo eletto dal popolo.
In un mondo iper-connesso, globalizzato, governato da istituzioni sovranazionali (la BCE o il FMI) e da istituzioni finanziarie fuori dal controllo dei cittadini (mercati, banche) potrà sembrare un paradosso ma la democrazia è sconosciuta nel mondo attuale.
In un mondo iper-connesso, globalizzato, governato da istituzioni sovranazionali (la BCE o il FMI) e da istituzioni finanziarie fuori dal controllo dei cittadini (mercati, banche) potrà sembrare un paradosso ma la democrazia è sconosciuta nel mondo attuale.