Pedofili a caccia di piedini di bimbi nel darknet
Arresti in tutta Italia, smantellata rete studenti ventenni ossessionati da foto di dettagli e pose provocanti
Catania - Erano ossessionati dai piedini dei bambini, ma anche dalle
pose provocanti in cui alcuni minori venivano fotografati e poi le
immagini diffuse sul 'deep web'. Sette persone con inclinazioni al
feticismo, sono state arrestate per istigazione a pratiche di pedofilia
e detenzione di materiale di pornografia minorile. Sono quasi tutti
studenti 20enni, residenti a Messina, Enna, Alessandria, Bologna,
Ancona, Lucca e Massa Carrara. Le indagini, condotte dal compartimento
polizia postale di Catania, con il coordinamento del Cncpo, hanno
portato all'identificazione degli indagati grazie all'attivita' sotto
copertura del servizio polizia postale e delle comunicazioni sul
darknet. Secondo gli investigatori, le sette persone denunciate
nell'ambito dell'operazione 'kids feet', facevano parte di un gruppo
virtuale di pedofili i cui iscritti mostravano una particolare
attrazione per foto e video ritraenti i piedi di bambini con meno di 12
anni, condividendo altresi' immagini di minori in pose erotiche. Quasi
tutte e sette le persone risultano ancora conviventi con i genitori, e
solo alcuni di essi avevano gia' precedenti in materia di pornografia
minorile, mentre altri, nel corso delle perquisizioni, hanno
inizialmente sostenuto che non pensavano fosse reato provare attrazione
per i piedi dei bambini, ma avevano archiviato nel computer immagini
pedopornografiche.
Ingente il materiale pedopornografico
rinvenuto dagli investigatori che era archiviato nei vari dispositivi
elettronici sequestrati agli indagati. "Da tempo - dichiara Roberto Di
Legami, direttore del servizio polizia postale e delle comunicazioni - i
nostri sforzi investigativi si sono concentrati su questa parte del
Deep Web, il cosiddetto darknet, in cui il fatto che l'accesso sia
consentito solo con dei software di anonimizzazione e sistemi di
autenticazione forte, ha ingenerato in molti l'erroneo convincimento che
in esso possa essere commesso qualsiasi reato nella assoluta impunita'.
Le cose non stanno assolutamente cosi'. Certo, sul darknet assistiamo
ogni giorno al proliferare di mercati online in cui si offre di tutto:
armi, sesso, documenti, droga e qualsiasi altro materiale o servizio
illecito. Ma l'odierna operazione prova, ancora una volta, che non
esiste luogo sicuro per i criminali. Peraltro, l'esperienza insegna che
piu' le tecnologie utilizzate dai criminali per sottrarsi
all'identificazione sono sofisticate, maggiore e' la probabilita' per
gli stessi di cadere in errore".
"Ad esempio, l'Operazione Babylon dello
scorso anno - prosegue Di Legami - ha individuato e chiuso un vero e
proprio mercato virtuale nel darknet, consentendo anche il sequestro di
14 mila "wallet" di moneta digitale Bitcoin, per un valore di circa un
milione di euro. In quell'occasione, peraltro, il lavoro sottocopertura
ha evidenziato questa triste similitudine tra siti pedo e quelli porno
per adulti, devianze e gusti particolari inclusi".(AGI)
Fonte: Agi
Commento
La rete è autentica mercante in questa epoca post moderna di globalizzazione. Disgustoso, infame, assurdo, perverso, aberrante... qual è l'aggettivo più appropriato per questa notizia ? La nostra civiltà è probabilmente alla frutta. La sinistra è contro natura e va estirpata. Basta con Sodoma e
Gomorra. Basta con la corruzione sessuale dei comunisti al potere dinnazi
ai quali Silvio Berlusconi sembra un cherubino. Spero che i poliziotti vadano giù pesante con i manganelli.