Quello che cerco di far capire al lettore ormai da anni è che la moneta è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei banchieri internazionali privati che, di fatto, esercitano un potere assoluto sulle nazioni. Dunque sostengo che vi sia una sorta di controllo indiretto da parte dell'establishment, attuato attraverso varie figure politiche "nazionali" — con il solo scopo di dare una parvenza di modalità democratica — quando la deludente e squallida realtà è che, tutte queste figure, eseguono i capricci dei loro signori. E tutto ciò non perchè i politici siano animati da spirito servile ma perché le regole del gioco non consentono altrimenti.
Oggi il denaro venire emesso dal nulla e prestato dalle banche centrali private al governo di turno. Il potere di emissione del denaro dovrebbe essere, invece, preso dalle banche e riportato al governo e al popolo a cui esso appartiene. La moneta deve nascere di proprietà del cittadino perché è lui che, accettandola, ne crea il valore.
I grandi maestri del controllo sono riusciti ad inventare un sistema dominato dal denaro. Difatti chi controlla l'emissione della moneta può permettersi di decidere tutto di quella nazione.
Cosa fai senza soldi ?
· Senza soldi ogni nazione muore.
· Senza soldi non si cantano messe.
· Senza soldi non si fanno e non si vincono le guerre.
· Senza soldi ogni nazione muore.
· Senza soldi non si cantano messe.
· Senza soldi non si fanno e non si vincono le guerre.
Non è certo con gli ideali che il femminismo — e le altre sfide del neoliberismo — si sono fatte strada nel contesto della rivoluzione controculturale sessantottina. A proposito, chi ha finanziato la rivoluzione sessantottina ?