Risulta del tutto evidente come la transizione dallo Stato fascista italiano allo Stato post-fascista, abbia portato, dietro i concetti democratici di uguaglianza, libertà e tolleranza, alla progressiva disgregazione del Paese. L'interesse morboso per le politiche antidiscriminatorie, l'ingiustizia di genere, lo sdoganamento completo dei rapporti omosessuali, la contraccezione, l'aborto e altre politiche riformiste, espressione del movimento marxista del 1968, furono in realtà concepite al fine di avviare il processo di riduzione della fecondità italiana. Per tale motivo, la sinistra — asservita agli interessi della finanza internazionale — al fine di compensare la massiccia mancanza di manodopera venutasi a creare, agitando lo spauracchio del fascismo, ha deciso di aprire porte e finestre a quell'esercito di immigrati clandestini che da anni, lentamente ma drammaticamente, sta invadendo il nostro territorio. Al che tutto questo, stà portando il popolo italiano verso la soluzione finale: al meticciato vagante e senza radici, per soddisfare le pulsioni sadiche dei padroni del discorso.
Nel corso di 21 anni di analisi del contenuto giornalistico, nel mio piccolo, mi sono potuto fare una idea abbastanza chiara della natura marcia che si nasconde dietro un volto gentile o belle frasi altisonanti. Per gli agenti internazionali, una società anonima è più facilmente penetrabile e depredabile rispetto a quelle etnicamente omogenee. Inoltre covano un celato risentimento contro tutti i popoli bianchi in generale, pertanto mirano alla loro totale dissoluzione. I signori dell'antifascismo, non sono nient'altro che dei razzisti che si mostrano candidamente ammantati. La metafora dei lupi travestiti da agnelli mai come a questo caso calza a pennello.