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In crisi il mito del maschio italico grande amatore. Defaillance e disturbi fra le lenzuola sono in aumento, e non solo perche' se ne parla di piu' dopo l'arrivo in farmacia delle pillole anti-impotenza. I disturbi piu' diffusi si confermano l'eiaculazione precoce, che colpisce il 21,4% degli uomini, soprattutto sotto i 40 anni, e la disfunzione erettile (26,4%). A mettere a nudo i problemi sessuali degli italiani e' il volume 'Bilancio di tre edizioni della settimana delle prevenzione andrologica', presentato oggi al Palazzo dell'informazione a Roma. Intanto, gli italiani non lo fanno spesso. Il 52,7% ha 1-2 rapporti al mese, solo il 20% 2-3 alla settimana. E' il piu' ampio studio sulla popolazione maschile del Belpaese, condotto dalla Societa' italiana di andrologia in collaborazione con l'Istituto Mario Negri di Milano. L'indagine ha coinvolto 20 mila uomini fra gli 11 e i 70 anni d'eta', che si sono sottoposti a una visita gratuita dall'andrologo nel corso delle tre precedenti edizioni della Settimana di prevenzione andrologica, dal 2001 al 2003. Il 21,4% soffre di eiaculazione precoce, il 26,4% di difficolta' d'erezione. Il 13,6% presenta anomalie del pene. Nel 28,2% degli 'under 40' e' stato riscontrato un varicocele, nel 52,9% degli ultrasessantenni un aumento del volume prostatico. Fra i 30 e i 39 anni sono sempre piu' diffusi problemi di fertilita'. Fra le lenzuola i maschi italiani 'perdono colpi' e sono insoddisfatti della propria vita sessuale. Solo il 44,5% degli uomini coinvolti nella ricerca della Sia definisce ''normale'' la sua erezione, solo il 53,6% ritiene di avere un'eiaculazione ''normale''. In particolare, i problemi legati all'eiaculazione sono diffusi sotto i 40 anni, ricompaiono dai 40 ai 59 per poi ridursi dopo i 60 anni. La disfunzione erettile aumenta, invece, con l'eta', come i disturbi del desiderio che affliggono l'8% degli 'under 40' e il 20% degli ultrasessantenni. ''L'andrologo - sottolinea Vincenzo Gentile, presidente della Sia - e' cio' che il ginecologo e' per la donna. Ma gli uomini sono ancora reticenti a parlare di sesso con il medico di famiglia o lo specialista e a ricorrere all'andrologo in caso di problemi''. Il 75,2% degli intervistati, infatti, era alla sua 'prima volta' dall'andrologo. E questo nonostante oltre il 90% consideri importante che l'uomo abbia uno specialista di riferimento come il ginecologo per lei. ''Siamo bombardati dal sesso, se ne parla ovunque - afferma Ciro Basile Fasolo, dell'universita' di Pisa - ma parlarne con il medico e ammettere eventuali problemi e' ancora un tabu'''. Cosi' il 19,2% dei maschi non sa che la disfunzione erettile e' un problema risolvibile, il 39,5% pensa che le cause siano psicologiche.
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(Mad/Adnkronos Salute)
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14\12\2004
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