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Un sondaggio della Swg rivela che le italiane, soprattutto tra i 20 e i 24 anni, non conducono una vita sessuale appagante
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L'indagine è stata realizzata dalla Swg, una società di sondaggi, su commissione della Novo Nordisk, un'azienda che si occupa di salute e ricerca: 1001 donne intervistate, di età compresa tra i 20 e i 55 anni. Tra tutte, solo il 5,1% si è dichiarato soddisfatto della propria vita sessuale. Con un colpo di scena: a lanciare l'allarme sono soprattutto le più giovani, tra i 20 e i 24 anni. Detto questo, è necessario analizzare le cause.
.Il 62,3% delle italiane intervistate ritiene indispensabile - e come dar loro torto - il contributo del partner per soddisfare la tanto importante componente sessuale del rapporto. Oltre alla perfetta armonia di coppia intervengono problematiche di carattere prettamente sessuale come, nel 41,3% dei casi, disturbi nel raggiungimento dell'orgasmo, calo del desiderio (38,8%) e, nel 32,4%, problemi a raggiungere l'eccitazione.
.Il dato legato a disturbi ginecologici e urologici è importante e non deve essere sottovalutato: la conferma viene data dalla professoressa Alessandra Graziottin, direttore del centro di ginecologia e sessuologia medica dell'ospedale San Raffaele di Milano. La professoressa spiega infatti che sono molte le donne che non riescono a provare piacere durante il rapporto per colpa di infezioni anche comuni, ma non per questo da ignorare, come cistiti e vaginiti : debellare questi piccoli fastidi è possibile e semplice grazie a trattamenti specifici come creme e compresse.
.Oltre a lamentarsi perché lo praticano poco e male, le donne italiane ammettono di avere ancora molti tabù legati al sesso: il 37,8% si vergogna di parlare con le amiche dei propri problemi intimi e il 31,4% è imbarazzata anche di fronte al proprio compagno. La maggior parte preferisce confidarsi con il proprio ginecologo (73,3%) preferendo un approccio più formale e scientifico. Da notare però che, sempre secondo questo campione femminile, le fonti più utili per informarsi sono le riviste femminili (37,9%) e la televisione (32,2%).
.Questa analisi in rosa del sesso infatti non è dettata dalla disinformazione, tutt'altro: la maggior parte vanta un alto livello di conoscenza sulle malattie. Le più informate sono le donne che assumono la pillola (86,4%) e anche quelle in menopausa (81,3%). Un divario si nota tra nord e sud del Paese: più documentate le prime (82,8%) rispetto alle seconde (67,4%).
.Alice Sandrolini
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14\07\2004
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FONTE:http://news2000.libero.it/noi2000/nl86.html