"IL PRIMO PASSO
TOCCA ALLA DONNA"
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Il prete: ragazze, incoraggiateli. Lo psichiatra: i maschi non sanno piu' come si fa.
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MILANO - Uomini in crisi, smarriti, insicuri. Uomini che di fronte a una bella donna arrossiscono, piuttosto che tentare un'avance. Un blocco che ormai colpisce un numero sempre maggiore di ex "maschi latini", alle prese con la paura dell'altro sesso fin dall'adolescenza. E allora sono loro, le donne, a doversi fare carico del famigerato primo passo. "I ruoli si invertono: i ragazzi stanno vivendo un vero e proprio processo di femminilizzazione", e' la denuncia dello psichiatra Paolo Crepet. "Il maschio "che non deve chiedere mai" e' solo un ricordo, sostituito da giovani timidi ma soprattutto, in senso piu' ampio, "sensibili". Non e' un male, intendiamoci: bisogna solo prendere atto della nuova situazione". E a farlo, riconoscendo che i tempi sono mutati, non sono solo il mondo del cinema, i talk show televisivi e le riviste glamour: persino il settimanale dei paolini "Famiglia Cristiana", all'interno della rubrica "Colloqui col padre" del numero in edicola, contiene un'inaspettata apertura ai nuovi riti del corteggiamento. Frustrato dai lunghi e infruttuosi sguardi reciproci con una ragazza, un giovane scrive a don Leonardo Zega: "E se, una tantum, fossero le ragazze a prendere l'iniziativa?". La risposta e' meno tradizionalista di quanto ci si potrebbe aspettare: "In tempi di parita' e cameratismo - scrive don Zega -, non troverei scandaloso un gesto di incoraggiamento per facilitare il primo approccio". "Per forza, i ragazzi non sanno piu' come si fa - continua Crepet -. Hanno perso i punti di riferimento. In gergo tecnico, avrebbero bisogno di una "figura proiettiva". Cioe' qualcuno che possa rappresentare un modello di un uomo a cui rifarsi. Ma i padri sono piu' in crisi dei figli. E maestri e professori uomini sono ormai rarissimi: l'educazione e' in mano alle donne. Poco male: basta spiegare alle ragazzine che, da grandi, non avranno piu' di fronte maschi prepotenti da cui difendersi, ma uomini da non ferire.
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ROCKSTAR - Consoli: a me e' capitato spesso "Certo, le ragazze sono anche capaci di corteggiare. Io, per esempio, ho sempre preso per prima l'iniziativa. Ma non ci vedo niente di strano: le donne stanno esplodendo nel modo del lavoro, dell'arte, della musica. Sarebbe bizzaro se fossero rimaste indietro proprio nell'amore". La "rocker" Carmen Consoli non rimpiange gli uomini "di una volta". "Macche', il corteggiamento e' una cosa troppo bella per lasciarla in mano solo a loro. Basta sedurre in modo sottile. Anche "Famiglia Cristiana" se ne e' accorta? Meglio cosi', anche se credo che la Chiesa non dovrebbe occuparsi di queste cose".
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LA CONDUTTRICE - Dalla Chiesa: sceglie sempre "lei" "Ma non si e' sempre detto che, in ogni caso, e' "lei" che sceglie? Forse ora c'e' meno paura di dimostrarlo, ma in fondo anche in passato le donne erano solite lanciare messaggi piuttosto precisi e incoraggianti a chi era oggetto delle loro attenzioni. A me finora non e' mai capitato, e' stato Fabrizio a prendere l'iniziativa. Ma se dovessi innamorarmi di un'altra persona, credo che non esiterei a dirglielo apertamente". La conduttrice Rita Dalla Chiesa, moglie dell'altro presentatore Fabrizio Frizzi, non si lamenta della nuova situazione. "Non trovo scandaloso il fatto che una donna possa dimostrare per prima il proprio interesse, se ha di fronte un uomo un po' troppo insicuro. L'amore e' una cosa troppo rara per lasciarla in balia del pudore o di frasi non dette".
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LA SHOWGIRL - Ferracini: mi piace essere conquistata "E' vero, i ragazzi sono timidi, impacciati. Ma soprattutto prima dei vent'anni, e' sempre stato un po' cosi'. Io risolvevo la situazione snobbando i coetanei e uscendo con amici molto piu' grandi di me. Le avance? Non sono capace, anch'io ho le mie forme di timidezza. Ma ci sono le sfumature, gli scherzi. Tanti modi per fare capire anche all'uomo piu' "giuggiolone" che non ti e' indifferente". La showgirl Elisabetta Ferracini continua a preferire il corteggiamento "subito". "Non sarei capace di fare altrimenti, sono sempre stata una ragazza capace di arrossire in modo imbarazzante. E poi mi piace vedere come un uomo cerca di conquistarmi, il modo in cui sceglie di manifestare le sue attenzioni. Il mito del "macho"? Ma no, quel tipo li' e' morto da tempo".
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SOUBRETTE - Prati: l'uno o l'altra, purche' sinceri "Gli uomini sono smarriti? Non importa, l'importante e' che siano sinceri, che quello che provano sia un sentimento vero. Nonostante le apparenze anch'io molto sono impacciata. Ma non importa, io credo che la timidezza sia sempre carina, piacevole. Negli uomini e nelle donne - dice la soubrette Pamela Prati - Quando ci si innamora non importa recitare le parti del grande amante o della donna fatale. A volta basta davvero poco, come offrire qualcosa da bere in modo gentile, non arrogante. La sensibilita' e' sempre una dote, e se anche toglie qualcosa alla sicurezza, non e' una grave perdita".
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Montefiori Stefano
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27\11\1997
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