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ROMA - Oliviero Toscani, [FOTO A SINISTRA (Biografia)] che pensa di questi giudizi? "Sono tutti giusti, non a caso questa gente ha successo alla televisione... Hanno successo perché sono l' espressione della mediocrità del popolo italiano. E' tutto così ovvio, banale... Trovo che la tv sia il cesso degli occhi. Così come si va al cesso ci si siede davanti alla tv". Non le sembra di esagerare? Lei non fa distinzioni. Qualcuno cerca di migliorarla, questa tv: certi programmi di informazione, Gad Lerner... "Lerner è un collaborazionista, la televisione non è riformabile e chi tenta di riformarla, di darle una patina di intellettualità, non fa altro che peggiorarla". Quindi lei non la guarda mai. "Non la sopporto, è la rovina della società, è e deve essere scadente. Sono per l' eliminazione della televisione, non va guardata perché fa male al cervello, al cuore e al sesso".
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Non pensa che ci si potrebbe impegnare in qualche modo per migliorarla? "Non credo proprio, ha rincoglionito tutti, anche quelli che cercano di difenderla". Neanche i suoi figli più piccoli hanno mai guardato la tv? "No, perché non ce l' ho mai avuta, mi sono sempre rifiutato di farla entrare in casa. Vedo la tv solo in viaggio: mi aspetta a video aperto nelle stanze d' albergo, come una puttana. Basta vederla venti minuti al mese per saperne quanto quelli che spendono quattro ore al giorno davanti al video. Non a caso le donne sono più intelligenti degli uomini: mentre sparecchiano, fanno da mangiare, curano i figli, vedono quanto è cretino il loro uomo seduto davanti alla tv, ma intanto fanno altre cose. Ecco, io mi sento come una donna, sono qui a rassettare e vedo gli stupidi alla tv".
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Però lei ha collaborato con la tv che tanto disprezza: gli spot per la sicurezza stradale realizzati dai suoi allievi sono andati in onda ad 'Amici' , ora sta lavorando per il Tg3. "Tocca un tasto delicato, la tv porta immagine, quella era una campagna per salvare la vita dei ragazzi. Quindi la tv può servire, ma attenzione, si sa che anche le dittature dicono di essere democratiche. E poi quegli spot erano destinati anche ai cinema. Quanto alla mia collaborazione al telegiornale, sto ristrutturando il Tg3... Una ristrutturazione formale, nel senso che ne sto ridefinendo l' immagine. Tanto la sostanza non cambia: presenteranno le solite notizie di provincia, non cambierà niente. Non sapremo mai cosa succede in Togo se non muoiono almeno tremila persone".
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Silvia Fumarola
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29\12\1997
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[(Sezione: SPETTACOLI E TV) - Pagina 31 - (Repubblica)]