Finito. Domani si torna a martellare.
Si torna a martellare.
[Fonte dell'immagine postata: antifeminist.altervista.org]
"Would anyone maintain that Germany's attempt to dominate trade in Central Europe was not one of main reasons for the WWII ?" ~ Franklin Delano Roosevelt al figlio Elliot il giorno in cui decise di condurre gli Stati Uniti al fianco della Gran Bretagna nella seconda guerra mondiale.
"Germany's unforgivable crime before the Second World War was her attempt to extricate her economic power from the world's trading system and to create her own exchange mechanism which would deny world finance its opportunity to profit." ~ Winston Churchill al barone Robert Boothby.
"The root cause of war was Hitler's successful attempt to establish a new economy." ~ Il generale britannico J. P. C. Fuller.
Nel 1992, il segretario agli esteri statunitense James Baker ha poi precisato che: "The war was only an economic preventive measure!"
"We do not conduct our economic policy according to the views or wishes of bankers in New York or London; instead, Germany's economic policy is conducted solely according to the interests of the German people." ~ Adolf Hitler (nel febbraio del 1941)
Analizzare la storia da un punto di vista diverso è scomodo, spaventa e non è accettabile nella "società liberal". Gli storici ufficiali non sono altro che adulatori servili, pronti a celebrare i vincitori in cambio di denaro o privilegi. Compreso che la verità non giova alla carriera, hanno preferito perfezionare l'arte dell'inchino, rinunciando a ogni forma di ricerca seria, limpida e fedele ai fatti. A distanza di 80 anni, non sembra ancora possibile poter rileggere gli eventi fuori dallo stereotipato racconto fiabesco dei "buoni contro i cattivi". Sono sempre i vincitori a scrivere la storia e, la seconda guerra mondiale, non ha costituito eccezione a questa regola.
Il 1° settembre 1939 la Germania invase la Polonia e il 3 settembre Inghilterra e Francia dichiararono guerra alla Germania. A sua volta, l'Unione Sovietica attaccò da est il 17 settembre ma nessuna misura a livello internazionale fu presa per questo atto di guerra. Quindi si può giustamente dedurre che le due potenze occidentali avessero più a cuore la sconfitta della Germania hitleriana piuttosto che la salvaguardia del popolo polacco. Il crimine imperdonabile di Hitler fu di aver buttato fuori dall'affare il sistema bancario transnazionale dalla Germania.
Dopo che Hitler nazionalizzó la Reichsbank — il 15 giugno 1939 — e la pose sotto il diretto controllo dell'establishment politico, il valore della moneta tedesca non fu più soggetto alle speculazioni dei mercati. La valuta permise alla Germania di raggiungere la massima prosperità economica. Il marco tedesco non si svalutó, poiché il valore della moneta circolante venne tenuto sotto controllo mediante la creazione di un sistema di scambio di beni e servizi fondato su cambiali garantite dallo Stato. In questo modo scomparve la disoccupazione e l'economia tedesca fu protagonista di un miracolo economico senza precedenti nella storia umana. Pertanto, la finanza internazionale coinvolse le plutocrazie in una guerra contro la Germania o, per meglio dire, al suo innovativo sistema economico, che avrebbe rischiato di espandersi a macchia d'olio anche al resto dell'Europa.
...ho un lavoro da portare a termine. È qualcosa che lascerà il segno... costanza.