Blitz delle femministe alla Feltrinelli: “Emis Killa contro le donne”
Azione comunicativa questo pomeriggio contro la sede della Feltrinelli di piazza di Porta Ravegnana da parte delle Mujeres Libres, in concomitanza con la presentazione dell’ultimo disco del rapper Emis Killa. Le attiviste hanno esposto uno striscione con scritto:”Emis Killa contro le donne. Feltrinelli complice” e distribuito un volantino davanti all’ingresso della libreria, per esprimere il proprio sdegno contro le frasi sessiste contenute in un brano del disco e contro l’inaccettabile complicità della libreria più nota d’Italia nel diffondere e promuovere a fini commerciali quei contenuti.
Il collettivo femminista aveva invitato nei
giorni scorsi a una mobilitazione di call e mail-bombing contro la
direzione della libreria cittadina, con l’intento di fare pressione
affinchè non si svolgesse la presentazione di oggi pomeriggio: le
attiviste riferiscono tuttavia che i tentativi di parlare con chi aveva
il potere di decidere in merito alla questione sono stati respinti
attraverso continui rimbalzi telefonici, senza perciò che fosse
possibile interagire con il direttore della sede bolognese.
Così il collettivo femminista nel volantino distribuito ai passanti e
alle persone che si trovavano alla Feltrinelli: “Emis Killa nelle sue
canzoni narra di un femminicidio, in molte descrive le donne e le
relazioni con l’altro sesso come relazioni basate su forti rapporti di
potere, dove giudizi negativi e moralisti sulla condotta delle donne si
sprecano con odio e disprezzo. Lui si difende quasi convinto di fare una
denuncia sociale raccontando un episodio di femminicidio dal punto di
vista del carnefice e rivendicando la libertà di espressione del
linguaggio forte e provocatorio del rap. Ebbene, ci sembra importante
spiegare perchè non è così, e perchè quello che fa è pericoloso.”
Continuano quindi le femministe: “Non è così perchè nel raccontare una
violenza sulle donne, femminicidio compreso, la narrazione e il modo di
raccontare fanno la differenza, e in questa canzone c’è solo la condanna
della donna e la voglia di ucciderla, manca una frase, una parola che
condanni questo comportamento. Non sono un raptus o una follia che fanno
commettere un femminicidio, non è il ‘troppo amore di un ragazzo
innamorato’ come narra quella canzone di merda! Il femminicidio c’è
perchè esiste un sistema di idee millenario che si regge su idee
stereotipate di possesso e non riconoscimento della specificità di ogni
donna di essere com’è e della sua libertà di autodeterminarsi come
vuole.” E concludono con un netto giudizio sui testi del rapper, che
“parla a tante e tanti giovanissimi, usando dei luoghi comuni in modo
molto ambiguo e forte, proprio come il sistema patriarcale fa da
secoli.”
Fonte: http://www.zic.it
Commento
Le femministe parlano di sessismo. Da che pulpito viene la predica. Percepiscono "sessismo" e "orchi maschi" ovunque. Sono proprio malate. Qualcuno è così gentile da prenotare - a queste zitelle - un viaggio di sola andata per l'Argentina ?