La premessa. La cultura femminista è altamente offensiva per la dignità dell'uomo.
II femminismo rientra nel fenomeno generale del razzismo, pur avendo forti specificità di genere. Si passa dal culto del femminile e della superiorità biologica e morale seguita dalla demonizzazione del genere maschile. Il reputarsi diverse, rigettare il male fuori di sé, ritenendosene immuni, rafforza paradossalmente la somiglianza del femminismo con quest'ultimo, perché porta a rispondere all'odio con l'odio, fino all'indifferenziazione.
II femminismo rientra nel fenomeno generale del razzismo, pur avendo forti specificità di genere. Si passa dal culto del femminile e della superiorità biologica e morale seguita dalla demonizzazione del genere maschile. Il reputarsi diverse, rigettare il male fuori di sé, ritenendosene immuni, rafforza paradossalmente la somiglianza del femminismo con quest'ultimo, perché porta a rispondere all'odio con l'odio, fino all'indifferenziazione.
Dal momento in cui le femministe sono entrate a far parte delle istituzioni per "migliorare la qualità della vita delle donne", in Italia è iniziata una violenta propaganda contro gli uomini: una organizzazione sistematica, razionale, scientifica, del disprezzo con l'obiettivo di ridurre gli uomini a esseri inferiori.
Il movimento "per i diritti delle donne" a cui è associato l'idea di giustizia, in verità, riproduce una gerarchia razzista. È il trionfo della manipolazione: i numeri del "femminicidio" sono gonfiati; dicono di essere discriminate e vessate dalle fonti d'informazione; la misandria scientifica è "aristocratica superiorità della natura".
Le femministe gridano alla discriminazione e lamentano miserie ma, al tempo stesso, sono le artefici di una reale politica discriminatoria. L'antifemminismo è, ad oggi, l'unico strumento di difesa contro l'influenza femminista.
Il movimento "per i diritti delle donne" a cui è associato l'idea di giustizia, in verità, riproduce una gerarchia razzista. È il trionfo della manipolazione: i numeri del "femminicidio" sono gonfiati; dicono di essere discriminate e vessate dalle fonti d'informazione; la misandria scientifica è "aristocratica superiorità della natura".
Le femministe gridano alla discriminazione e lamentano miserie ma, al tempo stesso, sono le artefici di una reale politica discriminatoria. L'antifemminismo è, ad oggi, l'unico strumento di difesa contro l'influenza femminista.