Acuto. Lacerante. Perforante. Chiaro. Cristallino. Nitido. Netto. Costante. Costante. Costante.
Non mollo. Chiuderò il cerchio e poi... si vedrà.
Il 22 Novembre saranno 10 mesi. A 10-12-14 ore al giorno. Trafiggere, incidere.
[Fonte dell'immagine postata: antifeminist.altervista.org]
Acuto. Lacerante. Perforante. Chiaro. Cristallino. Nitido. Netto. Costante. Costante. Costante.
Non mollo. Chiuderò il cerchio e poi... si vedrà.
Il 22 Novembre saranno 10 mesi. A 10-12-14 ore al giorno. Trafiggere, incidere.
Io non guardo a Hitler, a Nerone o a Gheddafi come li vogliono dipingere. Non mi interessano le etichette di "pazzo", "demonio" o "dittatore sanguinario". A me interessa una sola cosa: la moneta. È lì che si decide il destino dei popoli, è lì che si consuma la più grande delle menzogne.
Sono ossessionato dalla moneta perché in essa si nasconde il meccanismo più subdolo della storia. Il potere di creare ricchezza dal nulla e incatenare intere nazioni col debito. Nerone ridusse l'oro e l'argento e lo marchiarono come un folle. Hitler scavalcò le banche e dimostrò che si poteva costruire un'economia autonoma e lo criminalizzarono come il male assoluto. Gheddafi propose un dinaro d'oro africano e venne fatto a pezzi. Saddam osò vendere petrolio in euro e fu impiccato. Sempre lo stesso copione. Chi tocca la moneta viene cancellato. La moneta non è neutrale è lo strumento supremo di dominio.
DOBBIAMO CONTINUARE A PARLARE DI MONETA. CAPITO ?
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| L'imperatore romano Nerone. |
Nerone venne accusato dai suoi detrattori di follia e uno dei punti fu la svalutazione della moneta. La riduzione di oro e argento venne considerata un atto "sleale", ma rappresentò in realtà un modo per tenere in piedi lo Stato senza inginocchiarsi davanti a prestiti usurai. Hitler, allo stesso modo, venne criminalizzato non solo per le sue guerre, ma soprattutto perché ruppe il meccanismo della moneta-debito internazionale. Con strumenti come le MEFO-Wechsel e i baratti bilaterali, dimostrò come si potesse far ripartire un'economia senza inchinarsi all'oro di Londra o al dollaro di Wall Street.
Il filo fu lo stesso. Nerone svalutò l'aureo, Hitler scavalcò le banche centrali. Entrambi vennero dipinti come mostri, ma dietro vi fu anche la paura di chi deteneva il controllo finanziario.
Ci hanno raccontato che Gheddafi doveva cadere per esportare la "democrazia". In realtà lo hanno massacrato come un cane perché aveva osato sfidare il dollaro. Gheddafi stava preparando "il clistere" che prendeva il nome di dinaro d'oro. Una moneta coperta dalle immense riserve libiche, destinata a liberare l'Africa dal cappio coloniale del franco CFA e a mettere in discussione il sistema del petrodollaro che tiene in piedi l'impero americano. Il vero crimine di Gheddafi fu di voler restituire sovranità a un intero continente.
La NATO è entrata per i diritti umani, ma quali diritti umani? Sono entrati per difendere il privilegio di stampare carta verde che vale solo perché imposta con le bombe. Hillary Clinton, nelle sue email, parlava chiaro. Gheddafi stava costruendo un'arma monetaria capace di minacciare gli interessi francesi e americani in Africa. E allora via coi missili, via coi droni, via con le "primavere arabe" telecomandate.
Il finale lo conosciamo tutti. Un uomo linciato, umiliato, assassinato senza processo. Non una guerra, ma un'esecuzione programmata. La Libia, da paese con il più alto tenore di vita in Africa, è stata ridotta a una rovina fumante, terreno di sciacalli e milizie. È così che l'Occidente esporta "libertà" sterminando chi non si piega e tenendo in piedi un sistema finanziario che vive di sangue e rapina.
Gheddafi aveva osato dire che l'oro vale più della carta. Per questo è stato eliminato. Non per il "dittatore", ma per l'eretico monetario. E l'eresia, in un mondo dominato da banche centrali e multinazionali, si paga col sangue.
La seconda guerra mondiale viene raccontata come la lotta tra "bene e male". Fra belzebu e gli angioletti che pisciano dalle nuvole orlate d'oro. Tuttavia, basta guardare con occhi liberi per accorgersi che la narrazione fa acqua da tutte le parti.
Si dice che la guerra sia scoppiata per difendere la Polonia, perché Hitler l'aveva invasa. Quando, però, Stalin fece lo stesso, il 17 settembre 1939, nessuno fece un cazzo. La verità è che, agli alleati, non interessava salvare la Polonia ma distruggere la Germania nazista.
Si ripete fino alla nausea che Hitler aveva mire espansionistiche. Stalin non invase la Finlandia? Non si prese i Paesi Baltici? Non strappò alla Romania la Bessarabia? Evidentemente l'espansionismo di Stalin era tollerato, quello di Hitler no. Perché? Perché ? Perché? Perché cazzo ? Uno aveva osato ribellarsi al sistema finanziario internazionale, l'altro ne era funzionale. Hitler fece saltare il banco con le MEFO-Wechsel e mostrò che si poteva crescere senza oro di Londra e senza dollari di Wall Street. Questo fu il suo vero crimine.
Poi la morale a doppio taglio. Parlano di razzismo, ma nel 1943 Churchill lasciò crepare quattro milioni di indiani nella carestia del Bengala. Nessuno ricorda perché non erano ebrei, quindi non godono di tutto l'impianto mediatico che li circonda. Jesse Owens, il campione olimpico, raccontò che fu Roosevelt a rifiutarsi di riceverlo alla Casa Bianca per il colore della pelle, mentre Hitler lo salutò senza problemi.
Il massacro di Katyn? Per cinquant'anni imputato alla Germania, quando era stato Stalin a far massacrare oltre ventimila ufficiali polacchi. Coprire l'alleato era più importante della verità. I campi della morte di Eisenhower? Milioni di prigionieri tedeschi ammassati all'aperto, privati dello status di prigionieri di guerra per cavilli burocratici, lasciati morire di fame, freddo e dissenteria. Fosse comuni nel cuore dell'Europa liberata. Oggi taciute, rimosse, negate.
Questa non è una storia di "democrazie" contro "dittature". È la storia di potenze che hanno riscritto i fatti a proprio uso e consumo, assolvendo sé stesse e condannando solo il nemico sconfitto. La seconda guerra mondiale è stata raccontata come una crociata morale, ma fu una guerra per il potere. E la memoria selettiva degli alleati ne è la prova più grande.