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R OMA - Cari uomini, addio. Dopo avere raggiunto la parità dei sessi, ora le donne attuano il sorpasso “definitivo” nei confronti del maschio, rendendosi autonome nell’unica cosa che, fino ad oggi, non potevano fare: autofecondarsi. Una prospettiva “estrema”, che nel prossimo futuro potrebbe non essere così fantascientifica dopo la scoperta fatta dagli scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, che hanno scoperto un modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma, tagliando di fatto il maschio fuori dal processo di creazione della vita. La scoperta è pubblicata sul New Scientist e ha ampio risalto su tutti i principali quotidiani inglesi. Il professor Karim Nayernia, che guida l’equipe, è pronto ad iniziare gli esperimenti entro i prossimi due mesi, previo il rilascio delle necessarie autorizzazioni e si dice certo di potere produrre le prime cellule spermatiche femminili entro due anni. Lo sperma maturo, capace di fertilizzare gli ovuli, richiederà invece almeno tre anni di esperimenti. Una sorta di “primo stadio” dello sperma da cellule di midollo osseo femminile sarebbe già stato prodotto dai ricercatori lavorando sui topi di laboratorio, bombardando le staminali del midollo osseo di vitamine e composti chimici. Secondo gli scienziati la scoperta potrebbe rappresentare una tappa fondamentale nella lotta contro l’infertilità. C’è solo un piccolo particolare che va tenuto presente: i bambini nati in questo modo potrebbero essere esclusivamente di sesso femminile, perchè nella riproduzione non entrerebbe in gioco il cromosoma Y, che è un “copyright” esclusivamente maschile. Cosa che, comunque, potrebbe non importare alle coppie omosessuali, che potrebbero avere in questa “terapia” l’unico modo per ottenere dei figli che siano biologicamente il prodotto di entrambe le persone della coppia. Ma gli scenari aperti da questa scoperta, anche a livello etico, possono diventare inquietanti: le ricerche potrebbero consentire a una donna di aver un bambino “tutta da sola”, grazie allo sperma prodotto dalle cellule del proprio midollo osseo e ai propri ovuli. E la cosa potrebbe verificarsi anche per un uomo, che potrebbe produrre similarmente le cellule uovo dal proprio midollo osseo. In entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi ad lato rischio di anormalità genetiche.
.31/01/2008
.FONTE : http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=561&ID_sezione=243&sezione=News
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IL FUTURO E' ROSA MASCHI ADDIO
Carissimi, facciamo un gioco.
Pensate ad una cosa qualsiasi di cui nel futuro potreste fare tranquillamente a meno. Una di quelle che se vi chiedessero ‘Cosa porteresti con te su un’isola deserta?’ di sicuro lascereste a casa.
Riformulo la domanda: A cosa potreste rinunciare per sempre senza sentirne il bisogno?
Deve essere una risposta d’impulso. Avete pochi secondi… Tempo scaduto!
Se la risposta è stata: ‘Potrei sicuramente fare a meno degli uomini‘ buon per voi: siete abilitati a proseguire con la lettura. In caso contrario il mio consiglio è di fermarvi qui.
Fatte le dovute precisazioni, andiamo avanti.
Quesito numero due: Qual è l’optional del futuro? L’optional del futuro è l’uomo.
Non l’uomo in quanto sineddotico della specie umana bensì l’uomo inteso come “maschio”.
A sostenerlo è nientemeno che la rivista New Scientist.
Colpa della cosiddetta femminilizzazione della società di cui ricerche sociologiche e trend di mercato parlano da un po’ di tempo a questa parte? No. La questione è un’altra ed è “di vitale” importanza.
Pare – e qui vige la regola dell’ambasciator non porta pena – che in un futuro, neppure troppo remoto, le donne potranno tranquillamente fare a meno degli uomini. Quantomeno per quanto riguarda il “processo” riproduttivo.
Infatti, secondo una ricerca scientifica dell’università di Newcastle upon Tyne, le donne sarebbero naturalmente “abilitate” all’auto-procreazione.Un’equipe medica guidata dal Professore Karim Nayernia, avrebbe difatti trovato il modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma.
Ora, se all’ascolto c’è qualcuna intenzionata percorrere questa strada faccia pure.
Un domani potrebbe essere riconosciuta in qualità di precorritrice di una nuova tendenza ma poi… non venga a lamentarsi che non esistono più uomini disposti a dare la vita per lei!
.Pensate ad una cosa qualsiasi di cui nel futuro potreste fare tranquillamente a meno. Una di quelle che se vi chiedessero ‘Cosa porteresti con te su un’isola deserta?’ di sicuro lascereste a casa.
Riformulo la domanda: A cosa potreste rinunciare per sempre senza sentirne il bisogno?
Deve essere una risposta d’impulso. Avete pochi secondi… Tempo scaduto!
Se la risposta è stata: ‘Potrei sicuramente fare a meno degli uomini‘ buon per voi: siete abilitati a proseguire con la lettura. In caso contrario il mio consiglio è di fermarvi qui.
Fatte le dovute precisazioni, andiamo avanti.
Quesito numero due: Qual è l’optional del futuro? L’optional del futuro è l’uomo.
Non l’uomo in quanto sineddotico della specie umana bensì l’uomo inteso come “maschio”.
A sostenerlo è nientemeno che la rivista New Scientist.
Colpa della cosiddetta femminilizzazione della società di cui ricerche sociologiche e trend di mercato parlano da un po’ di tempo a questa parte? No. La questione è un’altra ed è “di vitale” importanza.
Pare – e qui vige la regola dell’ambasciator non porta pena – che in un futuro, neppure troppo remoto, le donne potranno tranquillamente fare a meno degli uomini. Quantomeno per quanto riguarda il “processo” riproduttivo.
Infatti, secondo una ricerca scientifica dell’università di Newcastle upon Tyne, le donne sarebbero naturalmente “abilitate” all’auto-procreazione.Un’equipe medica guidata dal Professore Karim Nayernia, avrebbe difatti trovato il modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in sperma.
Ora, se all’ascolto c’è qualcuna intenzionata percorrere questa strada faccia pure.
Un domani potrebbe essere riconosciuta in qualità di precorritrice di una nuova tendenza ma poi… non venga a lamentarsi che non esistono più uomini disposti a dare la vita per lei!
31\01\2008
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BIOLOGIA RIPRODUTTIVA
Fecondazione, l'ultima sfida: presto sperma dal midollo osseo delle donne
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L ONDRA - Scienziati inglesi dell’università di Newcastle Upon Tyne, avrebbero trovato un modo per trasformare le cellule staminali del midollo osseo femminile in spermatozoi. Alla
Celule staminali (Ap)scoperta dedica spazio il settimanale britannico New Scientist. Il professor Karim Nayernia, che guida l’equipe, sarebbe pronto a iniziare gli esperimenti entro i prossimi mesi, a patto, ovviamente, di avere le necessarie autorizzazioni, e si dice certo di potere produrre le prime cellule spermatiche femminili entro due anni. Lo sperma maturo, capace di fertilizzare gli ovuli, richiederà invece almeno tre anni di esperimenti. Una sorta di «primo stadio» dello sperm da cellule midollari sarebbe già stato prodotto bombardando le staminali del midollo osseo di topi con vitamine e altri composti chimici. Secondo gli scienziati la scoperta potrebbe rappresentare una tappa fondamentale nella lotta contro l’infertilità. C’è solo un piccolo particolare che va tenuto presente: i bambini nati in questo modo potrebbero essere esclusivamente di sesso femminile, perchè nella riproduzione non entrerebbe in gioco il cromosoma Y, che è patrimonio esclusivo dei maschi.
PROSPETTIVE INQUIETANTI - Ma gli scenari aperti da questa scoperta, anche a livello etico, possono diventare inquietanti: le ricerche potrebbero consentire a una donna di aver un bambino «tutta da sola», grazie allo sperma prodotto dalle cellule del proprio midollo osseo e ai propri ovuli. E la cosa potrebbe verificarsi anche per un uomo, che potrebbe produrre similarmente le cellule uovo dal proprio midollo osseo. In entrambi i casi si tratterebbe di ipotesi ad lato rischio di anomalie genetiche.
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31\01\2008
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COMMENTO
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Mi allineo al pensiero di un mio amico virtuale, il quale affermò, dopo ripetuti articoli misandrici : " La loro inutilità li renderà liberi ".. .