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Se non hai mai sentito parlare di misandria, non sei il solo. Se, invece, non hai mai sentito parlare di misoginia, potresti (benissimo) essere l'unico.
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Se non hai mai sentito parlare di misandria, non sei il solo. Se, invece, non hai mai sentito parlare di misoginia, potresti (benissimo) essere l'unico.
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La maggior parte delle persone conosce il significato di misoginia è l'odio verso le le donne. Misandria è, il suo omologo sessista, l'odio verso gli uomini. Perché così tante persone sono a conoscenza della misoginia ma non della misandria? Perché la società si preoccupa delle esigenze e dei problemi femminili e, al tempo stesso, si disinteressa completamente delle esigenze maschili.
Di seguito viene riportata la definizione:
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MISANDRIA
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Il termine misandria (dal greco misein, odiare, e andros, uomo) indica un atteggiamento psicologico preconcettuale di avversione ed ostilità verso l'uomo ed il genere maschile. L'atteggiamento ed i comportamenti misandrici sembrano indirizzati in misura prevalente verso l'uomo sessualmente maturo, essendo orientati solo in rari casi anche verso i maschi in età minore o verso categorie maschili non eterosessuali. In ragione di questa specifica delimitazione della categoria umana oggetto di avversione si distingue dalla misantropia e costituisce il concetto speculare e contrapposto della misoginia. Benché prioritariamente osservato nei comportamenti femminili, il pregiudizio misandrico appare occasionalmente anche in alcuni comportamenti maschili, tendenti all'autosvalutazione ed alla contestuale esaltazione delle qualità femminili, ritenute superiori alle proprie soprattutto sotto il profilo etico oltre che estetico. Il termine misandria, compreso quasi esclusivamente nei testi specializzati (psicologia) sino al secolo scorso, è entrato a far parte dei dizionari dall'inizio del terzo millennio e si ritiene questo un possibile portato culturale del femminismo.
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MISANDRIA
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Il termine misandria (dal greco misein, odiare, e andros, uomo) indica un atteggiamento psicologico preconcettuale di avversione ed ostilità verso l'uomo ed il genere maschile. L'atteggiamento ed i comportamenti misandrici sembrano indirizzati in misura prevalente verso l'uomo sessualmente maturo, essendo orientati solo in rari casi anche verso i maschi in età minore o verso categorie maschili non eterosessuali. In ragione di questa specifica delimitazione della categoria umana oggetto di avversione si distingue dalla misantropia e costituisce il concetto speculare e contrapposto della misoginia. Benché prioritariamente osservato nei comportamenti femminili, il pregiudizio misandrico appare occasionalmente anche in alcuni comportamenti maschili, tendenti all'autosvalutazione ed alla contestuale esaltazione delle qualità femminili, ritenute superiori alle proprie soprattutto sotto il profilo etico oltre che estetico. Il termine misandria, compreso quasi esclusivamente nei testi specializzati (psicologia) sino al secolo scorso, è entrato a far parte dei dizionari dall'inizio del terzo millennio e si ritiene questo un possibile portato culturale del femminismo.
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Il termine misoginia è stato iscritto nel lessico inglese nel 1650-1660. [Dictionary.com]
Il termine misandria, invece, è stato iscritto attorno al 1945-1950. [Dictionary.com]