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Ora, ci verrebbe da chiedere al professor Alleva e a tutti gli etologi del mondo che possono aver visto al cinema Bee Movie: vi siete accorti che il piccolo protagonista alato, nella storia, si innamora di una donna? Ripetiamo. Uno: si innamora. Due: di una donna. Ecco, forse a voler fare le pulci (restiamo tra gli insetti, in fondo) a un cartone animato da un punto di vista scientifico, si dovrebbe dire che un insetto non si innamora, e tanto meno di un homo sapiens.
.Quindi, questa la nostra ideona, perché non lasciare i cartoon ai cartoon? Che poi, di maschilismo nel mondo dell’animazione proprio non se ne intravede: nei lungometraggi Disney - ormai è una tradizione da Pocahontas in poi - il protagonista è quasi sempre una ragazza. La maggior parte del pubblico appassionato di cartoni è composto da bambine e, ovvio, il mercato non è mica stupido. Va dove lo porta il soldo.
.E poi, pensiamoci: i film d’animazione ci hanno propinato di tutto, persino un essere umano che (noi questo lo troviamo veramente esagerato, da vero integralismo animalista pagano), potendo scegliere, preferisce vivere nella forma di un orso che in quella di un essere pensante (Koda, Fratello Orso). Vogliamo accettare, allora, che un ape maschio lavori il miele? Non ci sembra una tragedia.
.29\12\2007
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FONTE:http://attentialcine.blogosfere.it/2007/12/bee-movie-maschilista-1.html