La carrozzina del bambino si era incastrata nell’ascensore troppo stretto
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DISABILE CADE DALLE SCALE
LA MAMMA ACCUSA L'ATAC
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ORBASSANO - Cerca di tirare fuori dall’ascensore il figlio costretto su una sedia a rotelle elettrica, ma la leva che funge da tasto direzionale della carrozzina si incastra, rompendosi, facendo prendere velocità alla sedia a rotelle che, come impazzita va a schiantarsi alla fine della rampa di scale dirimpetto l’ascensore.
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DISABILE CADE DALLE SCALE
LA MAMMA ACCUSA L'ATAC
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Succede nel palazzo Atc di via Frejus 46. Il bambino, che chiameremo Manuel, otto anni, se l’è cavata con la frattura dell’omero del braccio destro e varie contusioni al viso. La madre, Stefania Bertolino, anche lei disabile, non ce la fa più. Da mesi chiede all’Atc che le sia assegnato un altro alloggio popolare, al piano terra. «È dovuto succedere l’incidente perché qualcuno ora mi ascolti? Come posso io vivere in un appartamento al 5 piano con un ascensore troppo stretto per la carrozzina di mio figlio? È possibile che ora Manuel debba essere costretto a stare in casa o ad avere paura ogni volta che dovrà scendere?».
Lei è una donna invalida al 100%, separata e con tre figli a carico che vive con poche centinaia di euro al mese. E che in passato ha avuto altri problemi con quella casa. «Quando ho visto la carrozzina impazzita che scaraventava mio figlio giù per le scale mi sono sentita morire. Ho corso per raggiungerlo una volta che la sua folle marcia si era fermata. Manuel non parlava, non si muoveva. Pensavo fosse morto. Poi mi sono messa ad urlare e alcuni vicini, oltre all’altro mio figlio più grande, sono arrivati in mio soccorso e siamo riusciti a portare Manuel al Regina Margherita, dove gli hanno diagnosticato le fratture. Sono andata anche in Comune, dove a onor del vero hanno già preso a cuore la mia situazione, per chiedere come poter fare. So di un inquilino in un’altra casa Atc che si trasferisce fuori Piemonte. Abita al primo piano senza ascensore. Sarebbe una sistemazione perfetta. Perché l’Atc non mi trasferisce li?». La risposta a questa domanda viene data direttamente dall’azienda territoriale per la casa, interpellata sulla questione specifica. «La signora risulta separata ma non intestataria del contratto di locazione. Di fatto serve la sentenza di separazione del tribunale affichè le venga riconosciuto il nuovo contratto a suo nominativo. Senza queste documentazioni, la signora non può fare domanda per cambio di alloggio. Non è una presa di posizione di Atc intendiamoci, ma è proprio una legge che recita così. E noi dobbiamo attenerci. Tra l’altro è dal 2005 che si stanno sollecitando i servizi sociali, che seguono la situazione della donna, per un’accelerazione della questione».
Anche l’assessore alla casa Avtar Rana sta cercando di premere perché Stefania abbia una nuova casa: «È una di quelle situazioni che noi riteniamo prioritarie. Lei invalida, con figlio disabile ha diritto ad una casa più adatta alla sua situazione familiare. Finchè però Atc non manda una comunicazione che approva il cambio di alloggio noi non possiamo fare nulla».
.Massimiliano Rambaldi
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10\09\2008
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FONTE:http://www.cronacaqui.it/news-disabile-cade-dalle-scale--la-mamma-accusa-latc_12071.html