Cronache
.
L'OPERAIO FOLGORATO ALL' ITT ANCORA IN COMA: "MA IL CASO E' CHIUSO".
.
.
L'OPERAIO FOLGORATO ALL' ITT ANCORA IN COMA: "MA IL CASO E' CHIUSO".
.
E' ricoverato alla Neuromed di Pozzilli G. G., il 34enne di Petacciato rimasto vittima di un grave incidente lo scorso 22 agosto nell'azienda del nucleo industriale di Termoli che produce pasticche per i freni. Il giovane è ancora in coma, in uno stato definito dai medici soporoso e ha riportato gravi danni cerebrali. Intanto l'inchiesta sull'infortunio si è conclusa già il giorno dopo l'accaduto: «Non ci sono ulteriori sviluppi - ha spiegato il vice questore Francesco Lagrasta - è stato un incidente e l'azienda non ha alcuna responsabilità».
.
.
Le indagini sull’infortunio sono state concluse praticamente a ‘tempi record’ dalla Polizia. Già il giorno dopo per il commissariato di via Cina era tutto chiaro: «Un incidente». Il vice questore Francesco Lagrasta ha svolto nelle ore immediatamente successive all’infortunio un sopralluogo in fabbrica, accertando il rispetto delle normative della sicurezza. A conclusione dell’inchiesta anche i pannelli all’interno della cabina dove è avvenuto l’infortunio sono stati dissequestrati. A quanto pare G. G. stava svolgendo manutenzione, e nonostante le protezioni avrebbe inavvertitamente toccato con il gomito un’utenza elettrica diversa dal quadro al quale stava lavorando, la cui corrente era disattivata. Dal momento che pare avesse anche il ginocchio poggiato a terra, è stato quindi attraversato dalla scarica: «Non ci sono responsabilità da parte dell’azienda», ha dichiarato il vice questore all’indomani dell’infortunio, confermando che al momento non ci sono ulteriori sviluppi in quanto le indagini sono chiuse.
.
Intanto il rappresentante della Uil Carlo Scarati, esponente del primo sindacato che ha il maggior numero di iscritti nello stabilimento che impiega circa 80 operai, spiega che si sono svolti diversi incontri con la direzione aziendale: «Dopo quello che è accaduto abbiamo ottenuto un’ulteriore protezione all’interno delle cabine, che se prima arrivava fino a circa 20 centimetri da terra, ora è totale. La direzione aziendale è stata sin dal principio disponibile e vicina al lavoratore e alla sua famiglia – spiega l’esponente della Uil – il prossimo 15 settembre andremo a Pozzilli e per quella data il personale medico ci aggiornerà sugli eventuali danni cerebrali». L’Itt, multinazionale con impianti sparsi in tutto il mondo, ha assicurato di farsi carico delle spese delle cure mediche, proponendo alla famiglia, qualora le condizioni di G. G. migliorassero, di trasferirlo in un’altra struttura all’avanguardia per la riabilitazione, anche in America.
.
11\09\2008
.