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ADDIO maschio latino, tritato dalla nevrosi metropolitana. Due su tre, dei 700 liguri che ogni anno si rivolgono all' andrologo, accusano deficit erettivo; uno su 10 soffre di eiaculazione precoce; due su 10 di infertilità. Succede nella regione quinta in classifica per consumo di viagra. E se il fumo nell' immaginario cinematografico è associato al fascino maschile, in controcorrente quasi tutti (sette su dieci) i malati "sessuali" consumano 20 sigarette al giorno; hanno un diploma o una laurea, fanno un lavoro intellettuale e l' amore soltanto una volta la settimana. Tra le 13.197 chiamate ricevute dal call-center della Società Italiana Andrologia, la Liguria è prima. C' è di più, secondo l' Organizzazione Mondiale della Sanità: una coppia su quattro dei paesi industrializzati ha problemi di infertilità, collegata con l' uso di estrogeni presenti nelle carni e di pesticidi utilizzati in agricoltura.
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Le cifre genovesi - sono state tirate fuori durante la presentazione della settimana della prevenzione andrologica, prevista dal 21 al 26 ottobre e alla quale la nostra regione partecipa con sette centri, tra cui la Clinica Urologica del San Martino, diretta dal professore Giorgio Carmignani - per gli specialisti dell' andrologia offrono una duplice chiave di lettura: da una parte maggior cultura, minore inibizione dei maschi liguri e quindi la disponibilità a confidare ad un medico i problemi del sesso; dall' altra, il fatto che le società più avanzate si avviano verso forme di lavoro intellettuale, quindi a professioni stressanti, logoranti dal punto di vista psicofisico. Come salvarsi la vita affettiva e prevenire le disfunzioni sessuali? I consigli arrivano dall' urologo Franco De Rose (coordinatore della Sia) che raccomanda soprattutto la prevenzione, le visite precoci: il varicocele deve essere operato prima dei 30 anni, dopo non serve a scongiurare l' infertilità; le infezioni delle vie spermatiche vanno tenute sotto controllo, a maggior ragione se compaiono in soggetti diabetici, in chi soffre di colesterolo o nei fumatori.
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Le dieci regole d' oro per non "fallire", sono racchiuse in un opuscolo redatto dalla Sia: anche un ultrasettantenne in buona salute, non in sovrappeso, può avere una soddisfacente vita sessuale; nel rapporto è imprescindibile il consenso del partner; evitare il fumo, fare un' attività fisica consente di migliorare le prestazioni sessuali; le sindromi da stress cronico, tipiche di chi dedica troppo tempo al lavoro intellettuale o nei superallenamenti sportivi possono bloccare la produzione di testosterone; attenzione agli ambienti esposti ad agenti chimici; il diabete può determinare disfunzione erettile, mentre l' ipertensione causa la vasculopatia (alterazione del tessuto cavernoso del pene); controllare la corretta formazione dei genitali; fare una visita andrologica in età adulta e soprattutto nella terza età.
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Giuseppe Filetto
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18\10\2002
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