Nel caso in cui qualche grande arricchito speculatore, amorale e senza scrupoli, oggi volesse perseguire il genocidio di un gruppo umano — finalizzato per scopi egemonici — come potrebbe portarlo a compimento ? Dopo una seria riflessione, sono giunto alla conclusione che è possibile tracciare, essenzialmente, due strade.
Un progetto diretto.
Il genocidio etnico come giustificazione dell'imperialismo.
Esiste sin dalla antichità classica un nesso fra genocidio e guerra. Si arriva a compiere atti di crudeltà al fine di conservare con la forza il potere politico e imporre la supremazia di un gruppo sull'altro. Oggi questa forma diretta è caduta in disuso poichè, il clamore suscitato dall'azione criminale, finirebbe con il provocare reazioni critiche da parte dell'opinione pubblica internazionale. Fino a quando il governo italiano — e altri governi — saranno in grado di intervenire e contrastare, sarà meglio operare a loro insaputa, evitando in tal modo di dover uscire troppo allo scoperto, evitando, quindi mosse inutilmente avventate, capaci di precludere la buona riuscita del piano.
Un progetto indiretto.
Il genocidio etnico come giustificazione dell'imperialismo.
Esiste sin dalla antichità classica un nesso fra genocidio e guerra. Si arriva a compiere atti di crudeltà al fine di conservare con la forza il potere politico e imporre la supremazia di un gruppo sull'altro. Oggi questa forma diretta è caduta in disuso poichè, il clamore suscitato dall'azione criminale, finirebbe con il provocare reazioni critiche da parte dell'opinione pubblica internazionale. Fino a quando il governo italiano — e altri governi — saranno in grado di intervenire e contrastare, sarà meglio operare a loro insaputa, evitando in tal modo di dover uscire troppo allo scoperto, evitando, quindi mosse inutilmente avventate, capaci di precludere la buona riuscita del piano.
Un progetto indiretto.
Il genocidio etnico come giustificazione dell'antirazzismo. Questa strategia è sostenuta morbosamente dal mondo affaristico-finanziario, il cui fine, è rendere le masse più malleabili e manipolabili alla dottrina imperialistica internazionale del denaro.
"Fuori i razzisti e i fascisti dalle città ! Modena meticcia". Una frase che suona, detto molto sinceramente, come una sorta di auto-razzismo giustificato e legittimato dal dogma ideologico. |
In questo senso, appare particolarmente emblematico il legame esistente tra il meticciato ed il genocidio. L'immigrazione di massa in un territorio diventa lo strumento per raggiungere il fine, dopo una fase di studio e sperimentazione iniziale attraverso piccoli numeri, piccole quote migratorie. Lo speculatore freddo e senza scrupoli avvalendosi dell'assolutismo dogmatico — oltre a nascondersi dietro al carattere dei valori universali dei diritti umani — finisce, quindi, con l'incentivare il fenomeno migratorio e, al tempo stesso, alimenta sentimenti auto-razzisti nella popolazione autoctona allo scopo di portare a termine il genocidio programmato.
Alla fine, per velocizzare la riuscita del piano, usa la sessualità non conforme di una minoranza, come arma di manipolazione e istiga sentimenti — di odio e disprezzo fra i sessi — al fine di limitare il numero delle nascite. Come promotore dell'eguaglianza e della non discriminazione, dell'integrazione delle razze e della cultura, egli è accolto favorevolmente dall'opinione pubblica e, pertanto, la sua figura ne esce limpida, pulita, in un contorno torbido e grigiastro.