In questo intervento è mia intenzione riportare un estratto di un libro — che custodisco gelosamente a casa — dal titolo: Capitalismo e rischi socio-ambientali di Claudio Pirillo. L'autore scrive nelle pagine 70-71:
"I trattati di Maastricht hanno visto l'accordo di tutti i governi europei: quelli cosiddetti conservatori e quelli pretesi progressisti, decisi a puntare sull'allineamento del deficit interno di bilancio ed un massimo programmato di inflazione ovvero, sul raggiungimento più o meno omologo del PIL; il fine posto era senz'altro storico: la moneta unica di un'Europa sedicente unita, che - finalmente - dopo i tentativi falliti con l'ECU sarebbe, davvero, stata il simbolo stesso del benessere europeo. Premettiamo che l'euro è la dimostrazione precipua della moneta privatizzata. L' euro è di proprietà non dei lavoratori o delle banche nazionali, le quali fra l'altro non sono più enti pubblici ma società partecipate: l'euro è di proprietà della BCE, Banca Centrale Europea, banca del tutto privata che non subisce alcun controllo dalla Unione Europea. Esattamente il 20% delle azioni della BCE è di proprietà di Inghilterra, Danimarca e Svezia, che non hanno aderito all'euro come già ricordato. Le banconote Euro non hanno numero di serie, quindi la loro circolazione non è controllabile. Sulle banconote è presente solo un numero (codice), più precisamente: una lettera alfabetica che indica il Paese che garantisce la banconota (per l'Italia la lettera è la "S"), seguita da tanti numeri che sommati fra loro e ridotti ad unità, danno sempre lo stesso numero (per l'Italia è il 7). Non è finita. La stampa di una banconota da 100 euri costa alla BCE (banca privata) 3 centesimi. Per la sua emissione la BCE intasca dai singoli Stati obbligazioni (che gli Stati obbligati onorano tassando i redditi dei cittadini con aumenti fiscali di ogni tipo) per 102,50 euri (valore nominale di 100 euri+il Tasso di sconto di 2,50 euri) con un SIGNORAGGIO (guadagno) di 102,47 euri. Il signoraggio è intascato totalmente dai privati. Inoltre, sull'euro si paga il copyright! Il simbolo del copyright, facciamoci caso, è impresso della sigla BCE."
Napoleone disse: «Quando uno Stato dipende per il denaro dai banchieri, sono questi stessi e non i capi dello Stato che dirigono le cose, siccome la mano che dà sta sopra a quella che prende i finanzieri sono senza patriottismo e senza decoro».
Karl Marx osservò, nel Manifesto Comunista: «Il denaro gioca la principale parte nel determinare il corso della storia».
Mayer Anselm Rothschild disse: «Permettetemi di emettere e gestire la moneta di una nazione, e mi infischio di chi ne fa le leggi ». E il 20° presidente degli U.S.A., James A. Garfield: «Chiunque gestisca la valuta di una nazione, gestisce la nazione».