Nel tardo pomeriggio di ieri ho deciso di concedermi qualche ora di svago e perciò mi sono recato alla Feltrinelli. Curiosando tra i libri degli scaffali della casa editrice che trattano il tema della decadenza e perdita di identità nell'età del cosmopolitismo, un titolo ha catturato subito la mia attenzione; breve e conciso: Islam, siamo in guerra di Magdi Cristiano Allam.
Dopo averlo acquistato è iniziata una lettura forsennata e, nel mentre, mi sono reso conto che l'autore è perfettamente in linea con la mia visione in merito al diritto di ogni popolo a rivendicare la propria identità. Di seguito ho deciso quindi di riportare alcuni estratti dal suddetto libro:
"La sola certezza è che la stragrande maggioranza dei clandestini provengono dalla Libia e sono mussulmani." (...) "È del tutto ovvio che chi viene selezionato per salire sui barconi o gommoni è partecipe di una startegia di invasione e di islamizzazione dell'Italia finanziata da un'eminenza grigia, così come è scontato che tra i clandestini si celino dei terroristi islamici in sonno, pronti a entrare in azione quando lo decideranno loro."
"Così come la scristianizzazione dell'Europa è avvenuta più per l'adesione degli europei all' ideologia del relativismo che ha generato «l'odio nei confronti di noi stessi», che per il sopravvento dell'islam, ugualmente la nazione italiana rischia di essere affossata più dalla nostra adesione all'immigrazionismo che si traduce nel ripudio della nostra civiltà, che dall'irruenza dell'invasione dei clandestini."
"Non a caso proprio coloro che promuovono l'ideologia del globalismo, che si fonda sull'idea che il mondo è un'unica terra e che chiunque ha incondizionatamente il diritto di insediarsi ovunque lo desideri, sono quelli che, da un lato, osteggiano e irridono il concetto stesso di identità nazionale italiana, dall'altro sono favorevoli all'ideologia dell' immigrazionismo.
Sono questi i risvolti della crisi d' identità legata alla gravissima crisi demografica, che dovrebbe essere elevata a emergenza nazionale se avessimo un governo dedito al bene comune degli italiani. Il relativismo assoluto sui temi cruciali della vita, della natalità, della persona, della famiglia, della comunità locale, della cittadinanza e del rapporto con gli stranieri crea un terreno fertile per l'adesione all'islam e al terrorismo islamico soprattutto da parte dei nostri giovani.
L'assolutismo religioso, anche se intrinsecamente violento, viene percepito come una valida alternativa al relativismo assoluto, che corrisponde alla perdita della certezza di chi siamo, di ciò in cui crediamo e di cosa vogliamo. In un contesto in cui siamo sprofondati nelle tenebre del nulla, l'islam appare come un faro la cui luce ci salverà conducendoci a un porto di massima sicurezza, dove c'è un'umanità che crede, vive ed è pronta a morire per una causa suprema ."



