Dagli anni Settanta, la potente lobby della finanza di Wall Street ha potuto letteralmente catturare, comprandola in modo pienamente legale, gran parte della classe politica americana, poi le istituzioni di Washington. È lo stesso club che "ti picchia in testa" e ti dice cosa credere, tutto il giorno, tramite i mass media; cosa pensare.
Amici, il tavolo è inclinato, il gioco è truccato. Nessuno sembra accorgersene. Nessuno sembra preoccuparsi. Nel frattempo, i grandi potentati economici, controllano e prendono tutte le decisioni.
I temi ricorrenti sono: l'omofobia, l'ecologismo, la stigmatizzazione della virilità, il talebanfemminismo - fideisticamente allineato al pensiero unico -, con le sue sacerdotesse ben piazzate nei "salotti buoni" della televisione a perpetrare misandria. Una visione utilitarista ed edonista della vita, una dottrina fondata sul materialismo, le perversioni sessuali e parafilie varie, il cosmopolitismo, il meticciato, il fascismo considerato alla stregua di "malattia morale", l'Olocausto "con la O maiuscola" fatto percepire - dai media - come evento catastrofico unico nella storia della civiltà umana. La denatalità e l'aborto, la crisi dei matrimoni e la loro equiparazione ad altri tipi di unione. La sessualità non è tollerata, a meno che non sia un attributo dell'unisex, del monismo. Dunque, un mero atomo della monadologia neoliberale.
Le suddette tematiche vengono trattate con frequenza sui mass media.