Hitler incarnò la reazione radicale a un sistema che aveva messo in ginocchio la Germania dopo la prima guerra mondiale. Non si inginocchiò davanti a Londra e Wall Street, cercò di costruire un'economia sganciata dal debito internazionale e questo lo rese nemico assoluto dei poteri finanziari. Ahimè, il suo progetto politico si contaminò con il delirio ideologico.
Churchill (WC) fu l'opposto. Figlio dell'aristocrazia britannica, pedina del sistema finanziario internazionale. Un grande opportunista. Difese l'impero inglese e l'alleanza con la finanza mondiale per puro calcolo. Amava la guerra e il potere, ma non per creare un mondo nuovo: per mantenere quello vecchio.
Due estremi opposti, entrambi segnati da ombre pesanti. Uno incendiò l'Europa per ribellarsi al sistema usuraio, l'altro per difenderlo. Ed oggi le banche centrali emettono moneta, ma non la creano gratis. La prestano, con interesse, allo Stato o al sistema bancario. La truffa del debito. Poi lo stato, per restituire quel prestito con gli interessi, tassa i cittadini. PAGHIAMO NOI. Non solo il capitale, ma anche un interesse che non esisteva al momento dell'emissione. Un interesse che obbliga a fare nuovi debiti, in un circolo infinito.
SIGNORI, SVEGLIAMOCI.
