OPERAIO MORTO IN CANTIERE SS131: DISPOSTA AUTOPSIA
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Verrà eseguita l'autopsia sul corpo di Orazio Statzu, l'operaio di 35 anni di Morgongiori, travolto e ucciso da una frana in un cantiere sulla statale 131, al confine tra i comuni di Marrubiu e Arborea, nell'oristanese. L'esame, disposto dalla Procura della Repubblica di Oristano, sarà eseguito nell'obitorio dell'ospedale civile, dove la salma è stata trasportata durante la notte. Intanto la Cisl chiede alla Regione di sottoscrivere un'Intesa contro gli infortuni sul lavoro.
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Verrà eseguita l'autopsia sul corpo di Orazio Statzu, l'operaio di 35 anni di Morgongiori, travolto e ucciso da una frana in un cantiere sulla statale 131, al confine tra i comuni di Marrubiu e Arborea, nell'oristanese. L'esame, disposto dalla Procura della Repubblica di Oristano, sarà eseguito nell'obitorio dell'ospedale civile, dove la salma è stata trasportata durante la notte. Intanto la Cisl chiede alla Regione di sottoscrivere un'Intesa contro gli infortuni sul lavoro.
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ORISTANO - E' prevista per domani mattina l'autopsia sul corpo dell'operaio travolto dala frana. Per recuperare il cadavere sono state necessarie quasi tre ore di lavoro con una grossa pala meccanica che ha dovuto rimuovere le tonnellate di terra che avevano sepolto l'operaio senza lasciargli scampo mentre era impegnato negli scavi per la costruzione di un nuovo cavalcaferrovia. Il cantiere dove è avvenuta la tragedia rimane sotto sequestro e l'inchiesta penale della magistratura oristanese viaggia in parallelo con quelle disposte ieri sera dal ministero dei Lavori Pubblici e dall'Anas. Un primo sopralluogo dei tecnici della società che gestisce le strade statali è stato effettuato questo pomeriggio. Nel frattempo, ha lasciato l'ospedale il vigile del fuoco rimasto intrappolato da una seconda frana mentre con una squadra di colleghi cercava di soccorrere la vittima dell'incidente. Roberto Mezzacasa si era ritrovato con una gamba immobilizzata: tirato fuori dal cunicolo (poco meno di due metri di diametro) dai suoi compagni dopo un'ora di lavoro, era stato ricoverato in ospedale con una sospetta frattura, poi esclusa dagli esami radiologici. Il pompiere è stato quindi dimesso ed è già tornato a casa.
.Dall'inizio dell'anno si sono registrati in Sardegna sei infortuni mortali, l'ultimo è stato l'operaio di Morgongiori travolto dalla terra ieri. Mentre nel 2007 il numero degli infortuni complessivi è stato di 18.670 con 30 infortuni mortali. “Sdegno e protesta non bastano più. Bisogna impedire le morti bianche sul lavoro. E' necessario mettere in atto concrete azioni di prevenzione e, se necessario, di repressione''. Lo ha detto il segretario regionale della Cisl, Mario Medde, che propone alla Regione di sottoscrivere un'Intesa, in tema di sicurezza sul lavoro e prevenzione, fra istituzioni, sindacati, parti imprenditoriali e tutti gli istituti preposti alla tutela della salute nei luoghi di lavoro. “Come si evince dai dati la Sardegna sta dando un consistente contributo all'anagrafe degli incidenti sul lavoro. Ieri è stata la volta di un giovane operaio di Morgongiori sepolto sotto una valanga di terra - ha sottolineato Medde - è importante dunque che diventi operativo il Decreto legislativo di riforma in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta dell'1 aprile 2008”. -->
.08\04\2008
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FONTE:http://www.sardegnaoggi.it/notizie.php?notizia=10202