Hitler dava fastidio, eccome se dava fastidio. Non perché fosse "il male assoluto" come ha continuato a ripeterci la propaganda, ma perché col suo sistema economico aveva fatto saltare il banco del capitalismo anglo-americano. Le cambiali MEFO gli avevano permesso di finanziare industrie senza inchinarsi alle banche private, il sistema di baratto lo liberava dal ricatto del dollaro e della sterlina, e con la nazionalizzazione della Reichsbank del 15 giugno 1939 aveva messo la banca centrale direttamente sotto controllo statale. Una bestemmia per Londra e Wall Street. E allora, guarda caso, gli fu dichiarata una guerra mondiale. Quando il 17 settembre Stalin invase la Polonia, zitti tutti. Nessuna guerra all'URSS, perché? Perché il baffone non aveva toccato gli interessi economici degli angloamericani. Ipocrisia pura.
Poi ci fu Katyn, il massacro degli ufficiali polacchi. Per cinquant'anni ci hanno raccontato che fosse stato un "crimine nazista", quando in realtà era stata una strage sovietica firmata NKVD. Mezzo secolo di balle, e guai a chi osava dubitarne.
Alle Olimpiadi del 1936, Jesse Owens vinse e raccontò che Hitler non lo trattò male, anzi. A fargli il vuoto attorno fu la stampa americana, quella che dipinse Hitler come il demonio per ragioni economiche. E per finire, Roosevelt non lo ricevette neanche alla Casa Bianca. Altro che Hitler che lo snobba, fu l'America a sputargli addosso.
La verità è che Hitler aveva osato costruire un sistema che non si inchinava al cazzo di dollaro e alle banche private. E quello, per l'Occidente, era intollerabile.
La Germania dopo la Prima guerra mondiale era a pezzi... fame, miseria, inflazione che ti bruciava lo stipendio in un'ora, milioni di disoccupati buttati in strada. Un delirio. Un Paese distrutto e umiliato. Eppure, in appena sette anni, quel cadavere d'Europa si trasformò in una superpotenza mondiale. Da 6 milioni di disoccupati a poche decine di migliaia. Le autostrade, le grandi opere, i cantieri aperti ovunque. Le fabbriche a pieno ritmo. Tutti avevano un lavoro, tutti stavano meglio di prima. La gente passò dalla disperazione di Weimar a una vita dignitosa. Non era magia, era un sistema economico alternativo che funzionava maledettamente bene. E questo fece incazzare i padroni del vapore: l'Inghilterra, l'America, le banche internazionali. Perché se quella roba si fosse diffusa, il loro impero del debito sarebbe andato a puttane.