La Polonia fu solo la scusa, il cazzo di pretesto utile per accendere la miccia. A Francia e Inghilterra non gliene fregava niente dei polacchi: se davvero si fossero mossi per difendere la libertà, allora avrebbero dovuto dichiarare guerra pure a Stalin quando, due settimane dopo Hitler, si prese l'altra metà della Polonia. Ma no, silenzio assoluto.
Il punto era un altro: Hitler stava spaccando il culo al sistema economico internazionale. Con le cambiali Mefo, il baratto, la Reichsbank nazionalizzata, la Germania non dipendeva più né dall'oro né dal dollaro né dalla sterlina. Aveva messo in piedi un modello chiuso, efficiente, che aveva tirato fuori il paese dalla merda della crisi. Zero disoccupazione, industria a manetta, e tutto senza passare dal giro delle banche internazionali.
Per Londra e Washington questa era una bestemmia. Non potevano accettare che uno Stato dimostrasse al mondo che si poteva vivere e prosperare senza inginocchiarsi davanti al loro cazzo di sistema di debiti e interessi. Così la Polonia divenne la foglia di fico: "Hitler ha invaso, dobbiamo intervenire!". La verità? Si trattava di proteggere il proprio culo e i propri interessi economici.